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lunedì 8 aprile 2019 - ore 18:45
Istituto Europeo di Design - via Sciesa, 4 - 20135 Milano
GIANNI BERENGO GARDIN
"La fotografia non è arte, non è moda:
la fotografia e' cultura"
Un vero Maestro della fotografia, autore di oltre 250 libri fotografici,
ripercorre la sua esperienza di testimonianza della vita, attraverso
65 anni di dedizione alla fotografia intesa come messaggera della cultura
Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, ha iniziato a occuparsi di fotografia nel 1954.
Dopo aver vissuto a Roma, Venezia, Lugano e Parigi, nel 1965 si stabilisce a Milano, dove comincia la carriera professionista dedicandosi alla fotografia di reportage, d’indagine sociale, di architettura, di descrizione ambientale.
Ha collaborato con le principali testate italiane ed estere, ma si è dedicato soprattutto alla realizzazione di libri, con oltre 250 volumi fotografici all’attivo.
Le sue prime foto sono pubblicate nel 1954 sul settimanale Il Mondo, diretto da Mario Pannunzio, con cui collabora fino al 1965. Dal 1966 al 1983 ha lavorato per il Touring Club Italiano, realizzando un’ampia serie di volumi sull’Italia e sui Paesi europei, e per l'Istituto Geografico De Agostini di Novara. Ha collaborato assiduamente con l’industria (Olivetti, Alfa Romeo, Fiat, IBM, Italsider, ecc.) realizzando reportage e monografie aziendali. Dal 1979 al 2012 ha documentato per Renzo Piano le fasi di realizzazione dei suoi progetti architettonici.
Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.
Nel 1990 è invitato d’onore al Mois de la Photo di Parigi, dove vince il Prix Brassaï. Nel 1995 è la volta del Leica Oskar Barnack Award ai Rencontres Internationales de la Photographie di Arles con il volume La Disperata Allegria, vivere da Zingari a Firenze. Nel 1998 si aggiudica il premio Oscar Goldoni con Zingari a Palermo. Nel 2005 vince il premio Città di Trieste per il reportage. Nel 2007 riceve il premio Werner Bishof. Nel 2008 è la volta del prestigioso Lucie Award, New York, vinto in precedenza da Henri Cartier-Bresson, Gordon Parks, William Klein, Willy Ronis, Elliott Erwitt.
Nel 2009 riceve la laurea honoris causa in Storia e critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano. Nel 2012 la città di Milano gli assegna l’Ambrogino d’Oro. Nel 2014 vince il Premio Kapuściński per il reportage. Nel 2015 è insignito del titolo di Architetto Onorario dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Nel 2017 riceve a Roma il Leica Hall of Fame Award.
Ha tenuto circa 360 mostre personali in Italia e all’estero, tra cui le grandi antologiche di Arles nel 1987, di Milano nel 1990, di Losanna nel 1991, di Parigi nel 1990 e nel 1997. Ha esposto alla Leica Gallery di New York nel 1999, alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi e allo Spazio Forma di Milano nel 2005.
Le sue immagini fanno parte delle collezioni di importanti musei e fondazioni culturali, tra cui la Calcografia Nazionale di Roma, il MOMA di New York, la Bibliotheque Nationale, la Maison Européenne de la Photographie e la Collection photo FNAC di Parigi, il Musée de l’Elysée di Losanna, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. Nel 1972 la rivista Modern Photography lo annovera tra i “32 World’s Top Photographers”. Nel 1975 Cecil Beaton lo cita nel libro The magic Image. The genius of photography from 1839 to the present day. Nel 1975 Bill Brandt lo seleziona per la mostra “Twentieth Century Landscape Photographs” al Victoria and Albert Museum di Londra. Nel 1982 E. H. Gombrich lo cita come unico fotografo nel libro The Image and the Eye. Fa parte degli 80 fotografi scelti nel 2003 da HCB per la mostra “Les choix d’Henri Cartier-Bresson”. Nel 2015 Hans-Michael Koetzle gli dedica diverse pagine nel volume “Eyes Wide Open! 100 Years of Leica Photography”.
L’intera produzione e l’archivio di Gianni Berengo Gardin sono gestiti da Fondazione Forma per la Fotografia.
Bibliografia essenziale: Venise des Saisons, Parigi 1965. Toscane, Losanna 1967. Morire di Classe (con Carla Cerati, a cura di Franco Basaglia), Torino 1969. L’occhio come mestiere, Milano 1970. Un paese vent’anni dopo (con Cesare Zavattini), Torino 1976 (nuova ed. riveduta Milano, 2002) Dentro le case (con Luciano D’Alessandro), Milano 1977. Gran Bretagna, Milano 1977. Dentro il lavoro (con Luciano D’Alessandro), Milano 1978. India dei villaggi, Veniano 1980. Il Mondo, Milano 1985. Donne, Roma 1989. Gianni Berengo Gardin. Fotografie 1953-1990, Udine 1990. Lo studio di Giorgio Morandi, Milano 1993. La disperata allegria. Vivere da zingari a Firenze, Firenze 1994. Gianni Berengo Gardin. Immagini inedite 1954-1994, Brescia 1995. Foto Piano, Roma 1996. Zingari a Palermo. Herdelesi e S. Rosalia, Roma 1997. Les italiens 1953-1997, Parigi 1998. Italiani, Milano 1999. Copyright Gianni Berengo Gardin, Roma 2001. Terre di risaia, Roma 2001. Nel cuore del porto (con Gabriella Nessi), Genova 2002. La fabbrica Scala all’Ansaldo, Milano 2004. Gianni Berengo Gardin, Parigi e Roma 2005. Gianni Berengo Gardin, Arles e Roma 2005. Parigi 1954, Torino 2005; Italiane, Torino 2006; Venezia, Palermo 2006; Reportage in Sardegna 1968-2006, Nuoro 2006; I mille volti dell’utile, Genova 2007; Mantova-Wengarten, Mantova 2008; Polesine, Palermo 2008; Reportrait, Torino 2009; Gente di Milano, Milano 2010; Inediti (o quasi), Roma 2012; L'Aquila prima e dopo, Roma 2012; Caffè Florian, Venezia 2013; Il racconto del riso, Roma 2013; Storie di un fotografo, Venezia 2013; Il libro dei libri (a cura di Bruno Carbone), Roma 2014; Manicomi. Psichiatria e antipsichiatria nelle immagini degli anni Settanta, Roma 2015; Venezia e le Grandi Navi, Roma 2015; Vera Fotografia. Reportage, immagini, incontri, Roma, 2016; In festa. Viaggio nella cultura popolare italiana, Roma 2017; La più gioconda veduta del mondo, Roma 2018.